Da poco anche su facebook...cercateci!



Visite:


30-06-2019 Via Saladini-Florio


Ore 07:05 partiamo tranquillamente dalla Piana del Laghetto.

Giornata limpidissima.

Anche l'avvicinamento è tecnico.

in meno di due ore siamo all'attacco ed alle 08:54 attacchiamo.

Normalmente si parte sulla destra per poi affrontare un liscio traverso che riporta nel canale a sinistra. Purtroppo però, alla base c'era parecchia neve e siamo costretti a partire sulla perpendicolare, quindi dritti per dritti. Ancor più bello!

Trombetta, come un oboe di alta quota, delizia la nostra scalata con una nobile sinfonia di fiati in fa minore!

Ah! Non ho detto che con noi c'è anche Pablito detto El Nigno. (questo me lo sono inventato adesso...non so nemmeno scrivere Nigno con la n con la serpentina sopra!)

Questa è una via "semplice" ma bastarda, nel senso che si percorre uno scomodo, faticoso e stretto diedro/canale. Se si fa un passo falso si rischia di rimanerci incastrati e farsi male.

Pablito Nigno dettò Genepy che recupera in sosta Trombetta detto Genziana.
Io, Puzzola detto Grappa (barricata) faccio un passo in su altrimenti non ci entriamo in sosta.

Il sole, il sole!




Questo è il camino più bastardo di tutti. E' un IV ma veramente un farabutto, se ci si incastra qui dentro bisogna scendere, andare nella mia officina, prendere un estrattore, tornare qui e cercare di tirare fuori l'incastrato.
Oppure, andare a prendere mazzetta e scalpello e cercare di scavare intorno all'incastrato (ma l'ente parco ce lo impedisce).
Altra ipotesi: amputare l'arto incastrato.
Ultima opzione: lasciare li la vittima, tanto un altro compagno di cordata si trova!







Pablito Nigno Genepy all'uscita.

Alle 14:40 siamo fuori.

Di solito andiamo in vetta ma questa volta non abbiamo voglia, quindi la nostra vetta di oggi è l'uscita della via.

Breve sosta e poi giù per il Camino di Mezzo.


Corde doppie.

Giunti al buco, scendiamo in doppia anche da li...

...sulla neve.



Un brindisi ai famosi cugini albanesi di origini italiane Giocondo Saladini e Saturnino Florio (detto "Vascello" per il suo attaccamento al vino rosso) che hanno aperto questa bella e faticosa via con i mezzi e le attrezzature di un tempo.

Sono secoli che frequentiamo questo luogo e non siamo mai andati sotto la croce!

Alle 16:05, dopo 9 ore precise, siamo di nuovo all'automezzo.

E' doverosa una bella birra fresca dal nostro amico Francesco gestore del rifugio Cima Alta. (pubblicità occulta).

W LA MONTAGNA E CHI LA RISPETTA, W IL CORNO PICCOLO, W GLI AMICI, W LA BIRRA E W IL VINO...
ANCHE IL GENEPY, LA GENZIANA E LA GRAPPA!





0 Commenti
Articolo del 04 Sep 2019 by Marco
Nome:
E-mail: (opzionale)
Smile: smile wink wassat tongue laughing sad angry crying 

| Cancella coockie


2005/2011 Camosci d'Abruzzo - Content management powered by CuteNews