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19-01-2019 Monte Rotella
Il “tormentato” viaggio di andata si ferma momentaneamente nel paesino di Rocca Pia dove ci aspetta Er Romanaccio che lascia la sua auto.
Con un passeggero in più proseguiamo per Pescocostanzo dove alle 10:00 in punto inizia la ns. avventura.

Ecco la banda di “esauriti” che, dagli impianti di risalita, si appresta ad intraprendere questa traversata.

Sembriamo lo “Squadrone avvoltoi!”
In direzione ENE (sulla destra delle piste)cerchiamo le linee di minore pendenza del manto nevoso.



Oggi il sole rende ancora più bello il mondo già fantastico che abbiamo intorno.

L’abominevole Mercole, consapevole che 800m di dislivello sono per lui una barzelletta, pensa bene di aumentare un tantino il grado di difficoltà facendosi le tracce per conto suo.
Ma il campione di oggi credo che sia lui, Andrea.
Dopo una serata ad “alto livello”, questa mattina si è svegliato di buon’ora e con: forza coraggio e volontà si appresta ad affrontare la faticosa salita.

Traduzione: "In seguito alle forti mareggiate di ieri che hanno interessato il settore boreale della mia scatola cranica, ora essa risuona allo stesso modo in cui un grosso contenitore vuoto di latta viene percosso da un mestolo industriale!"
Ci rincrociamo con la pista battuta, ormai manca poco alla cresta e decidiamo di seguirla contromano.

Solo lo Yeti e l’incredibile Mercole la attraversano per continuare a salire lungo il ripido pendio…che uomini!
Ora Andrea e Mauro passano in testa mentre, io, trombetta e la variopinta Barbara rimaniamo in coda cercando di immortalare i momenti più belli.

Eccoci in cresta, sembra essersi alzato un po’ il vento ma per spazzare via dei “pezzi da 90” come noi occorre una bufera!

Ora seguiamo il tondeggiante crinale in direzione NO.

Qui la neve sembra buona, credo che in discesa ci sarà da divertirsi parecchio!

Un amico a 4 zampe ci segue dalla macchina. Di chi sarà! Ma lo sa che noi scendiamo dal versante opposto? Tornerà indietro?

Traduzione: "Osservate il singolare comportamento di questo cagnolino!"
Ricordavo che questa cresta fosse lunga, anzi, lunghissima, ma oggi forse l’hanno allungata!

La fragorosa Barbara, con il suo pappagallesco roseo vestito, rallegra il gruppo non facendo assolutamente sentire la lunghezza del percorso.
Qual è l’organo che comanda il nostro corpo? Il capo di tutto? Il sovrano incontrastato della macchina uomo?
Il cervello.
No, lo stomaco.

Visto l’orario, i nostri stomaci, dicono ai rispettivi cervelli gli argomenti da trattare.



Ora che le nuvole hanno preso il sopravvento, ecco che siamo quasi in vetta! (E’ normale!)



Ore 13:05, siamo a 2129m del Monte Rotella.
La temperatura è precipitata di colpo, infatti, prima che le nostre dita cadano a terra come dei ghiaccioli appesi ad un canale di gronda e prima che le nuvole non azzerino la visibilità facendoci perdere l’orientamento, lo stomaco pensa bene che sarà meglio ritardare il suo riempimento ed ordina al cervello di accelerare le manovre di discesa.
Ok, si parte. Si ma dove?
Diciamo che su questa panoramicissima vetta, di panorama se ne vede ben poco.

Seguiamo delle tracce di chi ci precede che poco più avanti si tuffano in un ampio canale sulla sinistra (Est).
Dalla relazione la discesa è MS, quindi, anche quasi alla cieca non dovremmo “disintegrarci”.
Anche se i nostri sensori video sono oscurati da questo colore bianco che ci circonda, la neve è fantastica, si cala meravigliosamente bene.
Questa valle termina in una piana e solo qui i nostri occhi tornano a “funzionare”.

Traduzione: "Solo ora ci si comincia a rivedere in quanto in questo luogo non c'è presenza di nuvole!"
Ora inizia un altro pendio che scende dritto in direzione Rocca Pia.

Qui però la neve si è appesantita ed anche la più semplice delle curve si rivela ostica.

Solo il mitico Mercole, con le sue gambe/dinamite, riesce a scivolare come se stesse sopra la pista panoramica di Passo Lanciano! Se sapessi sciare la metà di lui, avrei concrete possibilità di vincere la coppa del mondo!
Per fortuna un grazioso rifugio spezza questa “sofferenza” dando così anche agli stomaci la possibilità di essere ricompensati.

Guardando la direzione da dove proveniamo, scopriamo che la vetta sta tornando limpida coma questa mattina. Praticamente sta disgraziata di nuvola ha aspettato che andassimo via!

Orizzonti.

Buongiorno People.

Dai GAS!

Yuhuuuuuu!!!!!!!!!!

Non ci resta che affrontare l’ultimo dolce pendio prima dell’atterraggio.


La neve sembra essere migliore qui, si, si, è molto meglio!

Le ultime curve sono in mezzo alle fratte ma va bene così.

Il povero Andrea è giustamente provato da questa interminabile uscita. Se io fossi stato in lui sarei morto già da Pescocostanzo!

Alle 15:20 approdiamo nel piccolo paese di Rocca Pia.
Ora, non ci resta che andare a riprendere le auto a Pescocostanzo insieme al nostro accompagnatore di fiducia.


E' stato pure rintracciato il proprietario del quadrupede grazie al numero di telefono scritto sul collare...quindi non è la prima volta che compie questi giri il monello!
Una volta ultimate le manovre di trasferimento, veniamo denunciati dal padrone del bar con l’accusa di prosciugamento sostenuto delle sostanze “birrose” contenute nel locale.

Una splendida luna saluta la fantastica giornata appena trascorsa.
W LA MONTAGNA, DAI GAS!

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Articolo del 11 Mar 2019 by Alfredo
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