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03-04-2016 Cima Macirenelle (o quasi!)
Dopo un “lungo” viaggio alla ricerca di un bar aperto per un caffè, giungiamo finalmente al termine della strada sopra “Capo le Macchie” dove partono i sentieri (670m).
Siamo in 7 (4 camosci e 3 amici): Termiantor, Terminator 2, Er Monnezza, Puzzola, Titti, Astemix e Magico Frontino.


Alle 08:20 circa, intraprendiamo il sentiero che sale ripidamente verso “Colle Bandiera”.


Questo versante della Majella è sempre molto caldo per due motivi: per la bassa quota di partenza e per l’esposizione ad Est.
Ecco una captazione d’acqua con fontanella annessa, impossibile non fermarsi ed approfittare della freschezza rigenerante di questa limpidissima sorgente!


Proseguiamo lungo il comodo ed assolato sentiero ora però con pendenza inferiore.


Giungiamo ad una seconda fontana proprio sotto la vetta di “Colle Bandiera”.


Come dromedari in procinto di attraversare il deserto, facciamo bottino del prezioso prodotto di questa fonte di vita.


Di fronte a noi ecco "Cima della Stretta".


Ben presto ripartiamo alla volta del nostro primo traguardo volante della giornata.
Pochi metri di dislivello ancora ed alle 09:55 giungiamo un cima a “Colle Bandiera” (1200m).


Occorre immortalare l’evento.


Proseguiamo sotto il feroce sole salendo lungo gli aridi prati di questo pezzo di Majella.
Al bivio, indicato da un ligneo cartello caduto per terra, svoltiamo a sinistra tralasciando il sentiero che prosegue verso la grotta dei “Callarelli”.


Una delle sentinelle del luogo scruta attentamente i nostri movimenti.
Con passo costante e cadenzato giungiamo al secondo ed ultimo “traguardo volante”, la cosiddetta “Fonte del Bastone”.


Poco sopra di questa c’è un favoloso altopiano dove pascolano beati cavalli, asini e muli.


Piccola pausa fotografica e poi si riparte.
Il sentiero segnato va in direzione Nord ma noi, per curiosità, seguiamo una traccia che va in direzione NE per cercare di aggirare il ripido.
Al ritorno seguiremo il sentiero.


L’ambiente è veramente fantastico!


Ora l’invisibile traccia si fa più ripida, saliamo praticamente dritti per dritti puntando direttamente alla vetta.


Il passo è costante, le energie vengono meno, lo sforzo è massimo, la pendenza aumenta, il cuore batte forte, il sudore brucia negli occhi, ma dopo mille sofferenze, finalmente la fine delle “ostilità”.
Alle 12:03 tocchiamo la falsa “Cima Macirenelle” (1890m).
Per raggiungere la vera cima, bisogna seguire la cresta e poi immergersi nei pini mughi fino a quota 2017m, ma per oggi va bene così.


La nostra bandiera sventola anche quassù.
La quota crea strane mutazioni nei partecipanti della gita.


Ai pelati spuntano i capelli, i biondi diventano mori, i castani diventano biondi, gli uomini diventano donne…aiuto, scappiamo, poniamo termine a queste metamorfosiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!
Veloci come il vento e presi dai morsi della fame corriamo a valle alla ricerca di un posto dove poter riempire le panze.


Durante la discesa approfittiamo di paretina per un po’ di crazy climbing.
Chissà cosa pensano di noi gli abitanti del luogo?




Torniamo a scendere, questa volta per il sentiero segnato, fino a raggiungere la “Fonte del Bastone”.


Ora la meritata pausa pranzo non ce la toglie nessuno!


L’anello è chiuso, ormai dobbiamo solo tornare alla macchina.


Percorrendo a ritroso il sentiero di salita, alle ore 14:00 siamo di nuovo alle automobili.
Itinerario classico ma di tutto rispetto con i suoi 1220m di dislivello circa.
W la montagna e chi la rispetta.



3 Commenti
Articolo del 10 May 2016 by Alfredo
by fausto_74 @ 11 May 2016 11:10 am
Bel giro e squisita relazione. Un piacere leggerla!
by ClemClem @ 12 May 2016 07:12 pm
Questo angolo di Maiella è sempre uno spettacolo! Complimenti ad Alfredo per la relazione precisa e divertente… smile
by Marco @ 26 May 2016 09:29 am
Le metamorfosi che avete subito in vetta, con ogni probabilità, sono dovute alla magica acqua che avete sorseggiato alla Fonte del Bastone... tongue tongue tongue
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