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Giovedì 12-10-2006 30 anni Alfredo
E così sono arrivato a 30, lo so non sono vecchio però dovrei iniziare a mettere la testa a posto e pensare a cose più serie invece che fare ancora casino con gli amici, andare in montagna e cenare sempre fuori.
Giusto, dovrò essere una persona seria, per questo motivo andrò a cena fuori con i miei amici casinari che vanno in montagna.


I partecipanti a questa serissima cena “diplomatica” sono: Vincenzo (cominciamo bene!), Attilio (già meglio), Rossano (che chiov’!), Manlio (freeect!), Massimo (bhè, va bene), Giuliano (noooo) e Giustino (ma che t’ si m’bazzìt!). Poi, oltre ai “Camosci”,


sono presenti anche due miei carissimi amici Cesare Ponente e Matteo Cornacchia.
Bisogna ordinare, cosa prendiamo? Per prima cosa il vino. Ordiniamo due bottiglie di quello doc.


Mentre il cameriere si sta apprestando ad andare a reperire la preziosa bevanda, Vincenzo lo ferma e gli dice: “Facciamo 4 bottiglie!”.
Arriva l’antipasto della casa: una miriade di portate miste tra caldo e freddo: affettati, formaggi, pallotte, agnello al sugo, ortaggi ripieni, fagioli esplosivi etc.


Alla fine di questa ricca portata sono finite anche le scorte etiliche perciò, è d’obbligo riparare al problema.
Per non creparci gli intestini decidiamo di non prendere i primi e di passare direttamente alla carne, qui la fanno buonissima.
Arrivano dei vassoi colmi di tagliata di vitello…sto per svenire!
Nel frattempo altre bottiglie fanno il loro ingresso in campo…questa volta sono di gazzosa.


L’allegria aumenta in un crescendo di giochi pirotecnici che coinvolgono tutto l’ambiente…Giustino è il capobanda.
Per ingannare l’attesa del dolce finale, la direzione ci porta alcune castagne arrostite a freddo mediante un processo chimico-nucleare progettato e collaudato in questa ridente cittadina dell’entroterra pescarese.


Arriva la torta: una bestia di 4Kg costituita da pasta sfoglia ricoperta di panna e bignè.
La dolce cameriera la posa intera sul tavolo per farci scattare la sacra foto di rito.


Diligentemente ci posizioniamo dietro il mastodontico dolce, ci facciamo scattare la foto e a questo punto il cameriere (meglio la cameriera) dovrebbe venire a ritirare la torta per tagliarla a fette che dovrebbero essere mangiate da noi…niente di più sbagliato.
Il porco di Giustino afferra un bignè, lo asporta dalla bocca e ne fa un sol boccone (che schifo!), Vincenzo, per non essere da meno, lo segue a ruota ( o li primo è stato Vincenzo? Non ricordo!), dopo parte Cesare, poi altre persone…


...alla fine la torta rimane senza bignè.
Il cameriere vorrebbe ritirare il mutilato dolce per affettarlo ma, Giuliano gli abbaia e si fa portare dei piattini e delle forchettine:...


... “La torta la tagliamo noi!”
Il mastro in questo campo è Cesare il quale ha frequentato la scuola alberghiera, il giovane teatino però, scappa fuori per rispondere al telefono.
In sua sostituzione arriva Giustino il samurai: afferra i ferri e sferra una ferrata all’esanime torta mutilata.
Come un macellaio ignorante, inizia a tagliare gli irregolari tranci che distribuisce stile muratore…si vedono schegge di dolce che volano da destra a sinistra con schizzi di panna che intonacano il muro.
I pezzi di torta comunque, non superano il peso di 350 grammi e, se per sbaglio a qualcuno capita una fetta leggermente più grande, lui la ritaglia e con le sue delicate dita, l’afferra “gentilmente” e la porge a chi ne ha di meno.
Cesare torna dalla su “faticosa” telefonata e nel suo piatto trova un blocco di torta da ½ Kg…inizia a mangiare ma si deve arrendere alla dolce immensità che ha davanti.
Matteo fa di tutto per finire il suo pezzo ma anche lui cede.
Attilio invece, non cerca nemmeno di sforzarsi, rinuncia senza indugio.
Per Vincenzo il problema non esiste anzi, il lingotto di torta è troppo piccolo.
Gli altri se la cavano senza subire molti danni.
Ora è il momento di caffè e degli amari…ordiniamo solo sette caffè e 15 amari…15 amari! Come 15 amari!? Se siamo solo 10 persone? (delle quali solo 8 prendono l’amaro)
Usciamo dal ristorante euforici come bambini delle elementari dandoci appuntamento al prossimo incontro.
Ringrazio vivamente tutti i partecipanti (compresi Antonio e Mario) perché mi hanno regalato una splendida festa di compleanno.
Grazie Amici.



1 Commenti
Articolo del 14 Oct 2006 by Alfredo
by camosciojustin @ 18 Oct 2006 11:11 pm
Li primo a fregare il bignè è stato Vincenzo. ( non ho capito che macchina ha Rossano... quella descritta dalla tua MEIL) sono contento che ti sei divertito - ci siamo divertiti tutti almeno io. Ti devo sempre ricordare di dire più verità nei racconti altrimenti troverò una macchina fitigrafica con la suoneria per mostrare a tutti chi è l'artificiere dei fuochi pirotecnici.
Grazie a te per la cena che ci hai offerto.
Ah! visto che hai parlato di mettere la testa a posto anche tu devi seguire il consiglio dato a tuo fratello (dovresto vedere la sua posta elettronica) ciave
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