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19/20-06-2004 Breithorn Occidentale 4196m (Monte Rosa)
Ormai il gruppo “Camosci d’Abruzzo” è quasi costituito, mancano solo le pratiche burocratiche.
Per iniziare la stagione dei 4000, il “Dittatore” di Antonio ha scelto, senza interpellare nessuno, di salire sul Breithorn occidentale (vetta del gruppo del Monte Rosa alta 4165m).
Cervinia, 19-06-04 ore 07:00 (2050m).
Scendiamo dal furgone, preso a noleggio, dopo una tormentata notte di viaggio e notiamo una cosa che ci lascia tutti a bocca aperta…


… l’impressionante mole del Monte Cervino con la Cresta del Leone che si staglia dietro il campanile del paese.
Ci incontriamo con Monica, la moglie del cugino di Antonio che abita in svizzera, con la quale abbiamo un apputamento.
Le nostre panze rumoreggiano dalla fame, occorre trovare un bar per porre rimedio alla problematica situazione… tutto chiuso.
Camminando lungo le desolate vie del paese sentiamo un odore che ipnotizza le nostre menti… cornetti appena sfornati!
Come nei fumetti, seguiamo con il naso la magica scia ed arriviamo ad un bar oltre il paese.
Dopo aver finalmente rimediato alla “tragica” questione è giunta l’ora di fare sul serio.
Ci spogliamo delle vesti da comuni turisti e prendiamo le sembianze di “provetti alpinisti”.
Iniziamo a percorrere l’evidente sentiero che passa sotto gli impianti di risalita.


L’ambiente è fantastico: l’imponente mole del Cervino ci scruta attentamente come a volerci proteggere dai pericoli della montagna, le allegre marmotte fischiettano sorridenti al nostro passaggio ed il tiepido sole rallegra i nostri cuori.


A metà percorso effettuiamo una sosta per far rifornimento di acqua e ci accorgiamo che qualcosa sta cambiando: grossi nuvoloni si stanno avvicinando minacciosi.


Riprendiamo a camminare ed in poco tempo il cielo si è chiuso.
La temperatura diminuisce ed il vento fa in modo da farci indossare le giacche.
Iniziamo a camminare su neve (sono le piste da sci) e, alle 14:00,…


...raggiungiamo il rifugio Teodulo (3317m).


Dentro di questo consumiamo la cena più “panoramica” che esista.
Andiamo a dormire con gli animi pieni d’ansia per via delle condizioni meteorologiche avverse…tutti tranne uno…il caro Vincenzo, fregandosene altamente del tempo, si scrocca una cavolo di dormita con un sonno talmente pesante da spaccare i piedi del letto. (beato lui!)

20-06-04, ore 04:15.
Apriamo gli occhi, ci prepariamo e scendiamo a far colazione.
Dietro i vetri appannati delle finestre, non si vede niente.
Una fitta nebbia avvolge tutto e tutti…cosa facciamo?
In fondo dobbiamo solamente seguire le piste da sci fino al colle, poi speriamo che il tempo migliori!
Monica rinuncia e resta al rifugio, noi, forti e decisi (forse anche incoscienti?), tentiamo ugualmente l’ascesa.


Ore 05:00, si parte. Il primo tratto è una larga e poco pendente pista da sci che passia vicino al rifugio Guide del Cervino (3480m) sul Plateau Rosà.


Il tempo passa, il sole sorge e questa cacchio di nebbia rimane.


Arriviamo ad un pianoro (Colle del Breithorn 3800m) dove si dovrebbe vedere la cima…si vede solo una sagoma non definita, ci dirigiamo verso di essa.
Io accuso dei problemi con i ramponi (si sganciano di frequente), mi vergogno un po’ perché faccio la figura del principiante. Mannaggia la miseria, perché ho portato i ramponi comprati ad un marocchino venuto in Italia su un gommone sgonfio senza motore e con un remo spezzato che ha rubato i ramponi ad un albanese di origini colombiane scappato dalla Bosnia con una bicicletta a rotelle, quando a casa posseggo un paio di ramponazzi nuovissimi da cascata di ghiaccio?
Perché sono un pirla!
Il caro Giustino mi presta un cordino…anzi due…e me li lego alle scarpe come salamini.
Passiamo vicino al Piccolo Cervino (3886m) ma non lo vediamo e poco dopo siamo sotto la vetta. L’ultima salita è un po’ più ripida del resto della via ma, siamo a 4000 metri e si sente, l’affrontiamo percorrendola a lunghi zig zag (veramente effettuiamo un lungo traverso in diagonale).
Il pendio è molto ghiacciato, procediamo con cautela e con molta calma.
Stranamente accuso un po’ la fatica, forse per via della mia scarsa preparazione, ho avuto un infortunio ad un ginocchio ed ho iniziato in ritardo gli allenamenti, comunque, non ci penso e vado avanti.
La visibilità è molto scarsa però dovremmo essere in vetta visto che non saliamo più, non c’è nessun segno che indica la cima però, oltre questo punto si scende solamente.


Ma si, siamo in cima, siamo in cima, sono solo le 09:30 ed abbiamo raggiunto i 4165m del Breithorn Occidentale.


Grande commozione per Giustino…


… e Massimo Ferrarini che sono al loro primo 4000.
Tutti siamo commossi ed il grande abbraccio sulla vetta ne è la testimonianza.
Una schiarita ci fa morire d’ira (questa non l’avevo mai sentita!) in quanto scopre per pochi istanti il panorama intorno a noi…rimaniamo a bocca aperta con la bava alla bocca.
Neanche il tempo di estrarre la macchina fotografica che le nuvole ci puniscono…bastarde!


È ora di scendere, sono appena le 09:41, ma bisogna andare a causa del maltempo che si avvicina.
Mentre scendiamo si vedono alcuni alpinisti che iniziano la salita, forse sono un po’ in ritardo perché non convinti del tempo.


In questo frangente le nuvole sono più rade e tutto sembra volgere al meglio (disgrazià, non poteva farlo prima!)


Le ultime parole famose! Tutto diventa bianco ed una fitta nevicata inizia a caderci addosso.


Poi esce di nuovo il sole ed è tutto chiaro però, delle nuvole minacciano il nostro percorso.
Torniamo in breve al rifugio dove, senza nemmeno entrare, riprendiamo con noi Monica e scendiamo di corsa.


La neve cade ed il vento soffia, i fiocchi gelati sembrano spilli che ti sbattono in faccia.
Sembra che sotto però il tempo sia buono, infatti, dopo qualche minuto esce il sole, di fronte a noi,…


… il mastodontico Cervino è diventato bianco…che spettacolo!
Ci fermiamo per un panino davanti ad un rifugio non ancora aperto vicino ad un impianto di risalita, scattiamo qualche foto e riprendiamo la discesa.


Il tempo sembra essersi rimesso completamente e solo ora, ormai quasi in paese, riusciamo a scorgere la cima del Breithorn Occidentale.


Alle 14:30 torniamo a Cervinia, in macchina, ci cambiamo e torniamo ad essere dei comuni ed insospettabili borghesi in visita turistica, ci rechiamo nel bar del giorno prima e festeggiamo facendoci na frec’ d’ tazz’ (numerosi bicchieri di quella bevanda color paglia trasparente, spumeggiante e leggermente alcolica…la birra).
Vincenzo La Monaca, Antonio Di Fulvio, Massimo Sammartino, Giustino Pardi, Massimo Ferrarini e Marco ed Alfredo Zuccarini brindano alla loro stupenda cima che hanno conquistato con determinazione (visto il tempo) e con grande affiatamento.
Il nostro, non è solo un gruppo di persone che va in montagna ma, per fortuna, è anche un gruppo di amici pronti ad aiutarsi in qualsiasi situazione, se mancasse questo fondamentale elemento, anche se scalassimo l’Everest, non sarebbe molto entusiasmante.
Un caro abbraccio a Monica che è stata onestissima, pure troppo, per paura di rallentare il gruppo ha deciso di non salire in cima senza sapere che sarebbe potuta venire senza problemi (a parte la visibilità) poi, la ringrazio ancora per aver pagato da bere al bar.
Grandi Camosci, continuate così.

P.S. Alcune foto sono diapositive scannerizzate, per questo motivo sono di mediocre qualità...fanno quasi schifo!



3 Commenti
Articolo del 04 Oct 2006 by Alfredo
by camosciojustin @ 05 Oct 2006 05:20 pm
anche se nonso cosa significa la parola (<"passia">) mi piace3 molto il racconto.Non so come tu faccia a ricordarti tutti quei particolari ma, complimenti! Questa volta hai superato te stesso, sei riuscito a far emozionare i lettori!!! Sicuro ai partecipanti a questa gita. smile tongue wink
by camosciojustin @ 05 Oct 2006 05:21 pm
anche se nonso cosa significa la parola (<"passia">) mi piace3 molto il racconto.Non so come tu faccia a ricordarti tutti quei particolari ma, complimenti! Questa volta hai superato te stesso, sei riuscito a far emozionare i lettori!!! Sicuro ai partecipanti a questa gita. smile tongue wink
by camosciojustin @ 05 Oct 2006 05:23 pm
piccolo errore ho cliccato due volte
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