Da poco anche su facebook...cercateci!



Visite:


18-06-2006 Sentiero dei Camosci al Monte S. Angelo (2669m)
Dopo una settimana di stop causa maltempo i “Camosci d’Abruzzo” tornano a far danni.
 L’obbiettivo è di percorrere il “Sentiero dei Camosci”.


Fara S.Martino ore 06:25. I Camosci si preparano concentrati per affrontare la lunghissima escursione che li attende.


Ore 06:30 la partenza.
Attraversiamo le strette, ma deturpate dagli scavi, gole ed entriamo nella valle di S. Spirito.
Cominciamo a risalire l’afosa valle con uno scoppiettante passo sociale.
Il caldo atroce ci fa attingere, sin dall’inizio, alle nostre modeste riserve idriche.


La prima fontana è nostra.


Anche la seconda.


La terza invece, a Bocca dei Valloni, eroga acqua non potabile a causa dei lavori effettuati a monte.
Proseguiamo il cammino percorrendo il favoloso bosco della valle di Macchia Lunga.


Incontriamo un simpatico signore proveniente da Fara…Fara S. Martino (la vera Fara).
Volete sapere il suo nome? Sicuri? Sicuri sicuri? Si chiama Antonio. Si, proprio Antonio. Antonio di Fara.
Fra i due Antonii inizia una furiosa discussione che degenera in colluttazione per imporre all’avversario quale è la vera Fara.


Non è vero, gli uomini delle due Fare, camminano parlando tranquillamente dei più svariati argomenti (il vino, la campagna, le gabbie dei conigli, etc.)


Arriviamo a fonte Milazzo (circa 1600m) dove possiamo fare rifornimento d’acqua e di fotografie. (questa frase fa schifo ma non mi viene in mente altro)
Continuiamo la “dolce escursione” (fino ad ora circa 1100m di dislivello, ne dobbiamo fare ancora altri 1100 circa) fino ad incontrare un bivio sulla destra. C’è un cartello che indica Cima Pomicio.
Prendiamo questo sentiero che sale tagliando la costa verso est.


Oltrepassiamo la grotta dei Porci (in basso a destra, sullo sfondo Cima dell’Altare) e poi seguiamo una traccia in direzione nord che prende di petto la salita.


Un’altra fonte allevia le nostre pene.


Finalmente si giunge a Piano la Casa (1800m).
Qui il panorama è proprio stupendo! Ci troviamo sulla cresta che sale in direzione nord/ovest (si scrive NO oppure, in americano, NW. -Io sono gnorando e scrivo nord/ovest) e si trova tra la valle Cannella e la valle delle Mandrelle.


Ci troviamo fra asini, cani e cavalli…non si capisce se puzziamo più noi o loro.


Chi è l’asino?


Per gli amanti degli animali domestici ecco una foto del simpatico cagnolino di Antonio di Fara (S. Martino)


Lasciamo il nostro amico Antonio di Fara, che ha il compito di consegnare una bottiglia di vino al pastore, e continuamo con il nostro amico Antonio di Fara (lu centron’) verso la croce di Piano la Casa.
Saliamo la ripida e sconnessa costa che ci separa dalla cresta.


Arriviamo alla croce (1983m)


Una panoramica sulla valle delle Mandrelle…


…e sul lago di Casoli.


Si riprende la salita per un sentiero che sentiero non è. Seguiamo semplicemente la cresta sulla quale ci sono sporadiche tracce segnate sicuramente dal passaggio di ovini (perché, non ci possono passare i bovini? –Non li ho visti!).


Sulla nostra destra il monte Acquaviva saluta allegramente il nostro rumoroso passaggio.


Ora la cresta si fa brulla.


Sulla sinistra si scopre la valle Cannella con a capo l’imperatore M.Amaro che ci saluta facendoci schizzare dalle nuvole delle gocce di pioggia rompiscatole.
(ma và a zappà, ngi salutà).


Sotto l’occhio vigile del canuto signore che rivendica le origini del paese da dove proviene, siamo costretti, a 2200m (siamo partiti da 500), a ristrutturare un vecchio omino di pietra. (-ma se prima hai detto che non c’è sentiero, da dove proviene quell’omino? Chi l’ha costruito? Allora c’è il sentiero, mi stai a frecare! –L’omino lo ha costruito l’anno scorso il signore, che da Fara è andato per vent’anni a Novara e poi è tornato a Fara, durante la nostra prima esplorazione in questo luogo.)


A volte bisogna superare alcuni passaggi, non difficili ma, efficaci contro la stitichezza.


Occorre anche posare per la stampa, altrimenti che ci metto sul sito?


Ci sono proprio dei bei fiori sulla Majella!
Andiamo avanti per un “comodo” sentiero tritaossa fra sassi smossi e folate di vento africano.


In compenso il panorama è veramente mozzafiato.
Superiamo alcuni delicati passaggi su roccia friabile ed ecco che ci si presenta davanti ai nostri occhi la bella ed infinita cresta finale.
Fortunatamente, anche pur non avendo effettuato quest’anno altre camminate di questo calibro, mi sento vispo ed arzillo come un vecchietto di 175 anni mentre viene accompagnato da una badante venticinquenne ad espletare i suoi bisogni corporali.
Scappo avanti saltellando grillescamente e scatto una fotografia che…


…fa schifo.
Stramazzo al suolo con un fiatone da far concorrenza al vento che soffia e mi lascio superare dai miei compagni che transitano indifferentemente davanti al mio povero corpicino esanime (sto dicendo una marea di cavolate).


Giustino spicca il volo e macina terreno come un aliscafo diretto verso le isole Tremiti.


Termina finalmente la parte ripida del percorso e si scopre la cima rocciosa del Monte S. Angelo.
Alle 12:40 effettuiamo la pausa pranzo circa 6m sotto la vetta.
Perché non in vetta?
Perché in vetta soffia troppo vento.
C’è vento dove vi siete fermati?
Si.
E allora potete andare anche in cima a pranzare!?
Ma perché non ti fai i ….. tuoi?
Mangiamo, beviamo, ci riposiamo (non è vero, è vietato riposarsi quando c’è il vicepresidente, specialmente quando ha fretta di tornare al paese per effettuare la mietitura) e ripartiamo.


Ore 13:00, Monte S. Angelo (2669m)
Se avessimo saputo avremmo mangiato in cima…il vento è notevolmente (leggermente) inferiore al luogo della sosta.
Da qui sopra si può vedere:…


…il sentiero dei tre portoni,…


…la cresta appena percorsa e, soprattutto,…


…il M. Amaro.


Antonio, ormai con il cervello dedicato alla mietitura da effettuare, prende la via del ritorno senza avvisare nessuno…è partito e basta.
Ci tuffiamo nella valle delle Mandrelle.


Manlio, con il suo look stile “er monnezza” scende disinvolto a valle per il ghiaioso sentiero segnato 8A.


Molti scivoli di neve farebbero gola al migliore degli snowborder, penso che planerebbe come un apparecchio della prima guerra mondiale!
Ad un certo punto provo ad accennare il lancio di una pallina di neve ed ecco lo scatenato signore del grano tagliato che si trasforma con violenza in una mitragliatrice umana e mi seppellisce letteralmente sotto una montagna di proiettili di neve.
Non ci sono le foto in quanto l’azione è stata talmente rapida che non ho avuto tempo neanche di pensare in quale direzione scappare.


La valle delle Mandrelle in tutto il suo splendore.


Si scende lungo il verde sentiero con l’intento di beccare il pastore Domenico per acquistare le sue caciotte.


Arriviamo allo stazzo di Fonte Gelata (1830m) e del pastore neanche l’ombra.
Con la coda fra le gambe proseguiamo per Piano la Casa.


Piano la Casa.


Ecco Domenico che, con il passo felpato, si avvicina verso di noi.
Chiediamo informazioni sul formaggio e torniamo allo stazzo per concludere l’affare.


Un dolce cagnolino ci osserva impaurito nascosto fra le rocce .
Acquistiamo ben cinque caciotte e, quel mariuolo di Antonio, insiste per farcene regalare una sesta scopo assaggiatorio.
Dopo varie insistenze il furbo farese la spunta assicurandoci così una golosa merenda.


Salutiamo il pastore, salutiamo i suoi asini e riprendiamo la via del ritorno.


Fra simili ci si capisce!


Torniamo alla grotta dei Porci dove attendiamo…


…il taglio del cacio.

    
                     Gnam                                         Arghmgg

                   Ndè 'bbon                                       Aghh, mo m' zuffoche'

 Si mangia con gusto (veramente con fame!)


Si torna nella verde valle di Macchia Lunga, ripercorriamo a ritroso il sentiero dell’andata e, alle 17:30, raggiungiamo la macchina.
Ci cambiamo, risaliamo a bordo e via verso il bar del paese per scattare la foto di rito.


Alla salute dei Camosci.
E’ stata una bella e lunga escursione effettuata in circa 11 ore coprendo un dislivello di quasi 2200m, l’acqua l’abbiamo trovata però fino a 1700m. Qundi, se avete intenzione di percorrere questo sentiero, poratevi tanta acqua e tante forze.
Saluti e baci.
I baci sono per le donne che... nel nostro gruppo non ci sono.
Un appello a tutti gli esseri umani di sesso femminile (possibilmente fra i 15 ed i 45 anni):
andate in montagna perchè fa bene alla salute, non abbiate paura, Giustino lo leghiamo.
Ciao.










10 Commenti
Articolo del 22 Jun 2006 by Alfredo
by giustino @ 26 Jun 2006 01:50 pm
wassatè vero ci sono molti asini in questa escursione, ma il più grande ( no nel senso di altezza ma di somaraggine) è chi ha scritto questa relazione. Ciao a tutti gli amici. tongue smile
by Vincenzo @ 26 Jun 2006 10:39 pm
Visto il proliferare degli asini quasi quasi vi propongo di cambiare ragione sociale, "Asini d'Abruzzo" o meglio vista la testardaggine "Muli d'Abruzzo" che ne dite, vi piace?
Ciao.
The president.
by ronin @ 27 Jun 2006 08:06 pm
vedo con piacere che giustino continua ad indossare con una certa disinvoltura i suoi pantalocini fucsia. laughing
e invece la bandana?è una novità della collezione primavera-estate 2006? tongue
ciao a tutti
vale
by Vincenzo @ 27 Jun 2006 09:35 pm
La bandana di Giustino!!!!! e il copricapo di Manlio che te ne pare!!!!!! wassat
Ciao.
The president
by ronin @ 28 Jun 2006 06:17 pm
effettivamente il copricapo di tomas manlio l'avevo sottovalutato. ma il coordinato pantaloncino fucsia/cannottiera nera è una chicca!
per me giustino è il piu migliore assai, specialmente quando viene in negozio: è l'unico che compra!!
GIUSTI', si tu lu kiù fort!!!!!!! laughing
by Vincenzo @ 28 Jun 2006 10:15 pm
A proposito di negozio, ma che fine hai fatto? non ti ci becco più, mi quasi fidanzo con la ragazza del settore pesca a furia di chiedergli se ci sei.
Ciao.
by ronin @ 28 Jun 2006 10:41 pm
ahahahahaha, ci sono ci sono. però faccio o apertura o chiusura sto periodo. tu passi a pranzo e non mi becchi. stai attento che la tipa cavalca bene i cavalli!!!!e fa pure le gare tongue
by vincenzo @ 29 Jun 2006 01:36 pm
E' da un pò che tutti mi dicono "datti all'ippica!!!!" Quasi quasi.... sad
by Marco @ 29 Jun 2006 04:33 pm
A proposito di look, vi voglio far notare che Antonio si è messo la maglia a collo lungo!!!!!!
a collo lungo!!!! ma come fa ?!?! wassat
by vincenzo @ 30 Jun 2006 02:01 pm
Voglio vedere te alla sua età se fai ancora lo "spavaldo" per dirla alla maniera del capobranco.
A proposito, che fine Ha fatto il buon Giuliano?
The president.
Nome:
E-mail: (opzionale)
Smile: smile wink wassat tongue laughing sad angry crying 

| Cancella coockie


2005/2011 Camosci d'Abruzzo - Content management powered by CuteNews