Da poco anche su facebook...cercateci!



Visite:


18-06-2006 - MTB: Anello del Monte Marsicano

Parcheggio  l’auto a Villetta Barrea e mi avvio lungo la strada statale che in
15 Km
conduce a Pescasseroli passando per Opi.  Da Pescasseroli comincio a percorrere la Canala su una piacevole strada sterrata


che sale al rifugio di Prato Rosso.  Purtroppo ad un certo punto mi accorgo di essere arrivato alla base del Monte Terraegna e quindi di aver superato il rifugio senza vederlo.  Effettivamente il GPS mi indica di essere andato molte oltre  e decido di ridiscendere.  Percorro in su ed in giù la strada ma del rifugio nessuna traccia.  Esploro alcune deviazioni sulla destra ma non trovo niente.  Dopo 10 Km di tentativi decido di lasciar perdere la carta e di fidarmi del GPS sul quale ho una traccia ottenuta da una carta IGM. 
In corrispondenza di una radura


devio a destra e percorro una strada terrosa all’interno di un bel bosco. Uscendo dal bosco sbuco in una radura con un bel prato fiorito


dove anche la strada diventa erbosa


e dove mi riposo facendo delle foto.


  In breve sono al Coppo del Morto


e devio a sinistra per risalire a piedi il sentiero che conduce al Valico del Campitello.  Da quest’ultimo vado a destra ed effettuo un traverso in parte coperto da neve.  Arrivo ad una sella dove commetto un errore di lettura del GPS ed anziché procedere diritto verso lo stazzo di Camporotondo su un’esile traccia di sentiero, devio leggermente a sinistra e scendo su una traccia di sentiero poco pedalabile, con segnavia,  


che conduce allo Stazzo del Campo.  L’ultimo tratto di discesa è coperto da una lunga lingua di neve.  Arrivato allo stazzo


mi accorgo dell’errore ma non ho voglia di risalire e decido di proseguire la discesa lungo il Vallone di Capra Morta.  Il sentiero terroso che procede a zig zag nel bosco è difficilmente pedalabile con continuità, ma alla fine si allarga in una stradina ben ciclabile.  All’uscita dal bosco


scendo ancora brevemente e poi devio a destra in salita su strada ghiaiosa per riguadagnare quota verso la Serra di Ziomas.


  La salita è interrotta dal solito gregge con i cani.


  Questi si infastidiscono sempre al passaggio di una bicicletta in corsa e conviene quindi procedere a piedi in loro presenza (per fortuna, non ce la facevo più!). 

Guadagno faticosamente la Serra di Ziomas, in parte procedendo a piedi sull’ultimo tratto di formidabile salita.  Ridiscendo allo stazzo di Ziomas dove incontro un altro gregge ma i cani rimangono tranquilli.  Risalgo rapidamente al Passo di Godi usando le mie ultime energie.  Incontro quattro turisti californiani in giro per l’Italia con la bici da corsa.  La donna del gruppo mi dice che l’Abruzzo è bellissimo, un’Italia segreta.


Indosso il gilet antivento a discendo a razzo i 15 Km di strada asfaltata fino a Villetta Barrea.
Lunghezza 63 Km, dislivello 1600 m.

Attilio

5 Commenti
Articolo del 19 Jun 2006 by Attilio
by Marco @ 20 Jun 2006 03:28 pm
Complimenti, vedo che stavolta non hai avuto problemi nè con la macchinetta fotografica nè con i cani! Ora devi solo imparare a leggere il GPS............ laughing smile tongue
by alfredo @ 20 Jun 2006 11:03 pm
Ho visto le foto che hai scattato alla bici.
Ma lei non ne può scattare una a te?
Attì si nu tost! (la s di tost si legge sc)
by Attilio @ 20 Jun 2006 11:29 pm
La bici non vuole fotografarmi, preferisce soggetti più interessanti.
by BaroneRosso @ 21 Jun 2006 08:44 am
Bei posti! Complimenti davvero. Penso che non ti leggerò più per evitare ulteriori tentazioni laughing
by Attilio @ 21 Jun 2006 11:44 am
Non capisco i vostri complimenti, non siete persone che se ne stanno con le mani in mano. Complimenti a voi per le vostre peregrinazioni montane che io ho temporaneamente abbandonato. Comunque sono contento che vi piacciano le foto della bicicletta e meno quelle fatte da lei a me. wassat laughing
Nome:
E-mail: (opzionale)
Smile: smile wink wassat tongue laughing sad angry crying 

| Cancella coockie


2005/2011 Camosci d'Abruzzo - Content management powered by CuteNews