Partenza da Bussi. Risalgo la bella Valle Gemmina, un po' difficile per le mie capacità, dove devo scendere dalla bici in diversi punti. Mi accorgo tra l'altro di aver dimenticato in auto la macchina fotografica. Dopo i primi quattro chilometri però il sentiero diventa una comoda strada sterrata e salgo senza problemi fino a Collepietro dove faccio un giretto tra i vicoli e vicino la chiesa della Madonna del Buonconsiglio dove si gode di uno splendido panorama. Ridiscendo su una strada in parte asfaltata.
Una volta sulla piana di Navelli, supero un recinto con cinque cani pastore abruzzese che abbaiano al mio passaggio. "Porca .....", i cani escono dal recinto non so da dove e mi inseguono, naturalmente abbaiando. "Urge manovra di emergenza"; freno sgommando, scendo al volo dalla bici e comincio a correre verso di loro urlando. I cani arrestano la loro corsa, e fanno dietro front, continuando ad abbaiare. Pericolo scampato, risalgo in bici ma qualcosa non va: la pedalata non è uniforme. Mentre avanzo cerco di capire se c'è un problema alla trasmissione ma non vedo niente. "Oooops, forse ho forato".
Mi fermo, la ruota di dietro è molto sgonfia. La gomma tubeless fa il suo dovere: non è completamente a terra e forse riesco ad arrivare a Navelli dove spero di trovare una bacinella con dell'acqua per individuare il buco. A Navelli trovo aiuto in un'autofficina. Riparo la gomma ma la mia pompa fa cilecca e loro non hanno la valvola giusta. Così la gomma è riparata ma pur sempre non gonfia in modo appropriato. Decido di proseguire il giro (le alternative sono andare a piedi o chiedere un passaggio) ma di abbreviarlo.
Decido di non andare a Bominaco dove avrei voluto visitare il castello e neanche di salire al palazzo castellato di Navelli. Proseguo verso Civitaretenga e risalgo fino al Colle della Cava e mi addentro nella piacevole zona dei Valloncelli inizialmente scendendo in una bella pineta e poi proseguendo su piacevoli saliscendi su strada sterrata in una posto affascinante senza alberi ma con belle colline verdi . Esco dalla zona dei Valloncelli per una specie di gola rocciosa e comincio a scendere su strada ghiaiosa molto panoramica in direzione Santa Pelagia. Dopo un breve transito sulla statale torno sempre in discesa su una bella strada sterrata con curve sinuose e divertenti che costeggia dei campi coltivati. Passando per il P.ggio della Cisterna ed il Colle Francesconi, risalgo poi su strada erbosa quasi fino a Capestrano.
Breve giro tra i bei vicoli e sosta per una visita al castello di origine quattrocentesca. Scendo su asfalto fino al ponte San Martino dove mi fermo per ammirare il fiume Tirino che in questo punto è particolarmente bello. Proseguo lungofiume su strada sterrata. Ultima sosta presso San Pietro ad Oratorium e poi pedalata finale prima su sterrata e poi su sentiero pianeggiante fino a Bussi.
In totale 47 Km e 1000 metri di dislivello per un giro da ripetere.
Attilio