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03-02-2019 Voltigno
Dopo ben quattro anni, mi ricordo di aver un paio di sci da fondo escursionismo mai usati, comprati nel lontano 2015, quando ho rotto quelli vecchi (04-01-2015 Monte Cappucciata).
Per la serie meglio tardi che mai, oggi è giunto il momento di provarli e non c'è posto migliore della piana del Voltigno, un piccolo paradiso per il fondo.


Parcheggiamo la macchina nei pressi del grosso cartellone di legno indicante l'ingresso del "Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga" sulla strada asfaltata che conduce alla piana del Voltigno.
Sono le 08:40 ed io e mio fratello cominciamo a scivolare lungo le piste battute. Guardando il cartellone, andiamo a destra.


Non sono più abituato ad avere scarpe leggere, sci leggeri, zaino leggero... Mi sembra di volare.


Affrontiamo la prima "temibile" discesa con uno spazzaneve d'altri tempi.


La temperatura, non proprio calda, mantiene la neve attaccata alle piante.



Eccoci all'ingresso della piana del Voltigno. Ci aspettavamo un'accoglienza migliore, col sole, farfalle ed uccellini, invece troviamo nuvole, vento e qualche fiocchetto di neve.



Decidiamo di fare la "circumnavigazione" di tutta piana e per raggiungere il bordo, facciamo molta attenzione ad evitare fossi, buche, fiumi, fiumiciattoli e laghetti nascosti.




Passiamo sopra la fonte di cui non ho mai saputo il nome.


Oggi non ci facciamo la foto di vetta, ma la foto di piana



Lasciamo sulla destra il bivio dove parte il sentiero per il Monte Cappucciata e scendiamo a tutta birra (arriviamo almeno a 6 km/h).



Mi tornano in mente molti ricordi delle tante volte che sono venuto da queste parti con gli sci. Quando ero in compagnia del mio maestro di montagna: Giuliano il "Capobranco".



Dopo tanto girovagare la gola comincia a seccarsi. Dovremmo trovare qualcuno che ci indichi un posto dove ristorarci...


Chi meglio di un alpino può consigliarci dove andare?


Grazie amico alpino!


Scendendo incontriamo tante persone che vanno a spasso con sci e racchette. Salutiamo chi conosciamo ed anche chi non conosciamo. Alle 11:30 siamo di nuovo al cartellone. E' ancora presto, quindi "altro giro altra corsa".


Non so se avete notato ma la Puzzola ha un abbigliamento che farebbe invidia ai più noti sciatori di tutti i tempi: tutina celeste anni 90, camicia di fustagno e zainetto da picnic.


Ora facciamo un giro molto più corto, tagliando la piana in mezzo al bosco.



I tronchi degli alberi da una parte sono innevati e dall'altra no. In che direzione avrà tirato il vento?



Il taglio ci fa raggiungere abbastanza rapidamente la via di discesa dell'andata, ma prima di "abbendarci" ci facciamo una meritata tazza.


Alle 13:15 siamo alla macchina.


Troviamo un posticino dove mangiarci un panino e fare due passi di danza.




Viva la montagna e chi la rispetta!


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Articolo del 27 Feb 2019 by Marco
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