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07-04-2018 Canale del Duca e Canale dei Valloni
Oggi sono in compagnia di una squadra di forti (e fortissimi) scialpinisti: il maestro Camillo, Paoletto, Massimo e Max.
Dopo aver fatto una lunga fila in biglietteria, prendiamo l'affollatissima funivia di Fonte Cerreto (biglietto di sola andata  ).



Finalmente alle 10:20 cominciamo la salita verso il rifugio Duca degli Abruzzi.



La giornata è semplicemente perfetta: sole e ottima neve.





Inizialmente l'idea era quella di concatenare i rifugi Duca degli Abruzzi e Garibaldi, ma la neve quasi ghiacciata, presente sul versante del Garibaldi, ci fa optare per scendere lungo il Canale del Duca.





Max procede con la sua tavola sulle spalle e sembra una freccia tricolore!



Arrivati all'uscita del canale, mi accorgo che per me la pendenza è eccessiva (in realtà già me ne ero accorto prima ). Scendo un pezzo a piedi e trovo un ingresso "più dolce".



Tutti gli altri partono dal più alto e scendono giù come le saponette!





Faccio un bel respiro ed imbocco il canale anch'io. Prima curva... me ne vado di faccia. Seconda curva... cado di schiena. Terza curva... non cado per pochissimo. Dalla quarta curva in poi, prendo confidenza con la neve (morbida) e la discesa diventa uno spasso.







Il canale termina lungo le piste, poco sotto l'albergo. Sci in spalla risaliamo il breve tratto che ci conduce al famoso Canale dei Valloni.





Dopo una pausa mangereccia, ricomincia la discesa. Max ed io prendiamo subito il fondo del canale, mentre gli altri scelgono dei pendii più ripidi.



La neve è più che perfetta e mi dà grande sicurezza. Tant'è vero che non cado mai! Anche se il mio stile è sempre "a sderrazza".







Ci ricompattiamo e poi giù tutti insieme appassionatamente.





Nell'ultimo tratto facciamo anche una sorta di slalom gigante, solo che al posto dei paletti troviamo le pietre...



Incontriamo una marea di scialpinisti, fra cui aspiranti e membri del soccorso alpino.



Purtroppo la neve non arriva fino alla funivia e ci facciamo una quarantina di minuti a piedi.



Alle 15:00 siamo alla macchina e sentiamo il richiamo del bar .
Per quanto mi riguarda, tecnicamente è stata la sciata più impegnativa che abbia mai fatto. Mi sono divertito tantissimo e ringrazio i miei compagni d'avventura!

Viva la montagna e chi la rispetta!



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Articolo del 09 May 2018 by Marco
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