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05-08-2017 Traversata dal Roccia Nera al Breithorn Occidentale (gruppo del Monte Rosa)
Giovedì 03-08-2017
Chieti Scalo ore 21:00, partenza.
La notte alla guida scorre liscia e senza intoppi…


…specialmente per chi dorme!

Venerdì 04-08-2017
Cervinia (2057m), ore 04:25 am.
In questa fantastica notte stellata parcheggiamo la Batmobile con la speranza di riposare qualche ora.


Mentre ci prepariamo per trascorrere la notte (o quel poco che ne resta) osserviamo  la fila di lampadine che sbuca dalla capanna Carrel per percorrere la Cresta del Leone al Cervino…fantastico.


Ore 07:00, ci svegliamo in una fredda ma fantastica giornata di sole carichi come molle per l’avventura che stiamo per affrontare.


Intorno alle 08:20 prendiamo la funivia.


Ore 09:01 Testa Grigia (3480m), pronti per partire.


Sulla nostra sinistra la montagna più bella del mondo.


Risaliamo educatamente sui lati delle piste del Plateau Rosa.


Chi l'ha detto che gli autoscatti debbano farsi solo in vetta?
La nostra direzione è il Piccolo Cervino.


In circa 2 ore giungiamo al Plateau del Breithorn da dove si può osservare il duro itinerario di domani.


Ora dobbiamo percorrere il Grande ghiacciaio di Verra che passa a semicerchio  sotto le vette dei Breithorn.


Questo ghiacciaio è molto crepacciato e bisogna stare con le antenne dritte, per fortuna siamo in avanzata stagione e le fenditure sono ben aperte e visibili…anche troppo aperte!


Un’occhiata al Breithorn Centrale, il più duro e tecnico della traversata di domani…non nego una certa perplessità (da questa prospettiva sembra il Monte Prena!).


Il caldo è forte e la gola ha bisogno di lubrificazione!


Di fronte a noi si scoprono le altre vette del Monte Rosa: in primo piano il Roccia Nera, il Polluce ed il Castore, sullo sfondo al centro i 2 Lyskamm.


Eccoci arrivati alla sella tra il Roccia Nera ed il Polluce.


Di lato abbiamo (qui si vede male) il bivacco Rossi e Volante posizionato sotto la cima di questa parete.
Si potrebbe anche pernottare qui per guadagnare tempo ma le relazioni lette non sempre lo consigliano a causa delle penose condizioni in cui le persone lo lasciano…si vede che non è gestito!
Ora iniziamo a scendere sulla nostra sinistra SE per raggiungere il Rifugio Guide D’Ayas.


Il ghiacciaio è molto crepacciato e spesso si sentono i rumori sinistri dei distacchi dei seracchi…meglio accelerare, questa zona mi piace poco!






Ecco il nostro rifugio posizionato sopra le rocce di Lambronecca.


Ore 13:00, Rifugio delle guide di Ayas, (3420m).


Sotto di noi il rifugio Ottorino Mezzalama (3036m).
A volte la quota gioca brutti scherzi e noi andiamo subito in crisi…


…che cosa ci manca?


La crisi peggiora!


Questa è la cordata che fa al caso nostro!


Finalmente la cena placa tutte le nostre sofferenze!




Passeggiatina pre notte.
Buonanotte.

Sabato 05-08-2017
Ore 04:00 le sveglie di tutti i telefoni e degli orologi presenti nel rifugio sembrano essersi sincronizzate suonando incessantemente all’unisono.
Penso che dobbiamo alzarci!
Colazione, non ci laviamo perché manca l’acqua e preparazione.


Ore 04:45, partenza.
Siamo i primi e inizialmente abbiamo qualche difficoltà a ritrovare la traccia visto che sul ghiaccio vivo non si forma.
Cinque minuti di ricerche ed appena torniamo su ghiaccio morto ecco il nostro percorso.
Cerchiamo di percorrere questo noiosissimo tratto sparando più cavolate possibili! Non ci rimane molto difficile farlo, abbiamo molte munizioni.




Ore 05:30 Sella di Porta Nera.


Procediamo con calma verso il bivacco.


Il cielo diventa sempre più chiaro.
Si arrampica sulle facili rocce in maniera spensierata.


Chi sto fotografando?


Ma la faccia gialla di Manlio naturalmente! (Oggi credo che lo prenderò in giro abbondantemente!)


Infatti!


Alle 06:30 siamo al Bivacco Rossi e Volante (3750m).


Il primo sole illumina le pareti del Breithorn Centrale.
La salita al Roccia Nera è ben più difficile del previsto.
Seppur la pendenza non sia elevata, le condizioni del ghiaccio sono veramente glaciali.


C’è vetrato ovunque, siamo costretti ad usare tutti e due gli attrezzi procedendo di conserva protetta…cominciamo bene!


Finalmente, con non poca fatica, raggiungiamo la cresta.


La percorriamo verso Est ed alle ore 07:10…


…siamo sulla vetta del Roccia Nera (4075m).
Per qualche metro non raggiungiamo la punta perché questa è una cornice che si sta fratturando…va bene così.




Torniamo indietro sulla cresta e la percorriamo questa volta in direzione Ovest.


Il panorama è sempre più bello.




Roccette finali.


Ore 07:55 Gemello o Quota 4106
Da notare l’espressione di felicità di Er Monnezza!


Davanti a noi l’Orientale ed il Centrale.


Scendiamo qualche metro verso Nord per cercare il primo ancoraggio per la doppia.




Con un paio di doppie raggiungiamo la sella che divide il massiccio del Roccia Nera da quello dei Breithorn (4055m)
Procediamo lungo la semplice cresta sempre in direzione Ovest fino alle rocce finali prima della vetta.




Con dei semplici ma esposti passi di II e III giungiamo finalmente in cima.


Ore 09:50, Breithorn Orientale (4141m ma alcuni dicono anche 4139m).


Dietro di noi quello che abbiamo fatto.


Altre due doppie e siamo alla sella tra l’Orientale ed il Centrale.


Ora veniamo alle cose serie!
Bisogna rimontare 3 risalti rocciosi: il primo presenta difficoltà di IV+ aggirabili per un canalino sul versante sud, il secondo è una via di III con passo di IV-, il terzo risalto invece è di II e III.
La scalata di questa vetta potrebbe essere benissimo una via a se stante visto che solo la sua salita richiede il maggior tempo della traversata integrale.
Siamo sotto al primo sperone, lo osservo bene e non è affatto impossibile scalarlo anzi, mi sento in buona forma, la roccia è calda ed è ben protetto però penso al fatto che non vorrei perdere l’impianto fino a cervinia (sti disgraziati chiudono alle 15:45).


Per non perdere tempo aggiriamo velocemente lo spigolo e ci portiamo alla base del canalino.


III grado con protezioni veloci e passa la paura.


In tre rapidi tiri siamo di nuovo in cresta.


Ci portiamo alla base del II sperone.


A prima vista non sembra tanto buono, ma se si vede con più attenzione si capisce che se lo tratti bene lui si affeziona e ti fa salire.


Bel placcone su roccia spettacolare.
Io ci parlo educatamente, lui mi risponde simpaticamente, Manlio gli spara una barzelletta delle sue, Marco gli offre una grappa ed il VII grado diventa subito IV-! Grazie paretina mia!
La cresta continua…ma non finisce mai?!
Prima di affrontare il terzo ed ultimo risalto abbiamo bisogno di una pausa.
Intanto una guida alpina con il suo cliente ci passano agevolmente.
Almeno 25 minuti di pieno sole ci vogliono!
Un sorso d’acqua (anche 5), un po' di frutta secca e si riparte.


L’ultimo salto è il più semplice, ma non il più breve.
Quando crediamo di aver raggiunto l’ultima vetta è li che ci sbagliamo!
Davanti a noi abbi ancora una bella cresta rocciosa da percorrere.


Guardate quello che abbiamo fatto fin’ora!


Questo passaggio è “lievemente” esposto!


Bisogna passare a cavalcioni sopra una roccia affilata che se si sbaglia è in grado di tagliare una parte un po' delicata del corpo.


Ultimo espostissimo passaggio di III.




Finalmente la cresta nevosa!


Ore 14:05 Breithorn Centrale (4159m)
Ormai le speranze di prendere la funivia si sono ridotte al lumicino quindi procediamo con calma senza pensarci più, se al rifugio Guide del cervino non ci sono posti, scendiamo a piedi.


Cornici fratturate.


Come al solito mi cade il telefonino!




Si procede per semplice cresta verso l’ultima vetta della giornata.


Ore 14:34, Breithorn Occidentale (4165m)
La vedo dura che in 1h e 15min siamo alla Testa Grigia!
Il cielo si è chiuso e mi viene da ridere: questa è la seconda volta che mio fratello sale sul Breithorn e per due volte non ha visto niente a causa delle nuvole! Ahahaha, ci vogliamo tornare ancora?
Vabbè dai scendiamo!


Al pianoro sotto ci meritiamo un pausa pranzo.


Torniamo giù per lo stesso itinerario dei salita cercando di far arrabbiare il meno possibile i piloti dei gatti delle nevi che preparano le piste per il giorno dopo!
Ore 16:30, rifugio Guide del Cervino.
Per fortuna ci sono 3 posti in 3 camere diverse…affare fatto.


Er Monnezza degusta uan “sostanziosa” cena a base di verdure passate…ma che stai male?


Una fantastica luna quasi piena è la ciliegina sulla torta di questa fantastica giornata di alpinismo.
Che bello andare a letto tranquilli senza più avere la tensione da prestazione del giorno prima!
Buonanotte a tutti.
P.S. Manlio, con la sua inimitabile faccia da schiaffi, scrocca 3 genepy al gestore del rifugio!

Domenica 06-08-2017


Sveglia di buon ora ed alle 07:45 prendiamo la prima corsa della funivia per Cervinia.
Dopo un caffè al bar del paese, alle 08:30 siamo di nuovo alla Batmobile, meglio Pigmobile!


La foto di fine avventura.


Lungo la via del ritorno la pausa pranzo è obbligatoria.

E’ stata una delle vie più impegnative cha abbiamo mai fatto sulle alpi.
Occorre molto allenamento e soprattutto molta intesa tra i membri della cordata, anche se due persone sono brave ma se non c’è affinità tra di loro, non è detto che riescano a portare a termine una scalata.
L'unico modo per farlo è sudare, affaticarsi, sbattere i denti e lavorare insieme.

W LA MONTAGNA E CHI LA RISPETTA


Parte più impegnativa della traversata, salita al Breithorn Centrale.
1 Commenti
Articolo del 18 Sep 2017 by Alfredo
by fausto_74 @ 19 Sep 2017 06:26 pm
Wooow che roba... da non credere tutti quei saliscendi esposti in maniera impressionante!!! Bravissimi tutti.
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