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10-12-06 Valle Uprano e non solo

E’ una calda  (troppo calda per essere il 10 dicembre) mattinata, quando tre tizi: io, Giustino ed il “Barone rosso”, decidono di arrivare, costi quel che costi, a Valle Uprano.


Partiamo alle 7:30 dal Balzolo e raggiungiamo senza problemi il rifugio Pischioli. Da qui, dopo poco, arriviamo al primo dei tanti ostacoli che incontreremo, un trivio. Il sentiero principale sappiamo dove porta (alla Rapina) e delle due tracce laterali sulla sinistra prendiamo la seconda.

Sembra essere proprio la via giusta, la conferma viene dagli stazzi che incontriamo lungo il percorso, stazzi che ricordo di aver visto anni fa quando feci questa via. Qui avvistiamo un rapace non ben identificato che volteggia sopra le nostre teste.


Superiamo un’incertezza nel bosco, vediamo di sfuggita un camoscio, e piano piano ci avviciniamo al momento tanto atteso da noi tutti, l’entrata nella Valle Uprano.




Sono le 10:30 e finalmente, dopo tanto penare, i miei occhi tornano a rimirare quelle imponenti pareti che pochi uomini al mondo hanno avuto il piacere di vedere.

Dopo ben mezz’ora di sosta, alle 11:00 ripartiamo verso la valle della menta. Con un po’ di difficoltà io e Giustino riusciamo a ritrovare il nefasto bivio che la settimana scorsa ci ha portato fuori sentiero.
In poco più di un’ora raggiungiamo la valle ed andiamo a visitare una grotticella nei dintorni dove facciamo la pausa pranzo. Ora dobbiamo decidere cosa fare, se tornare alla macchina lungo la sterrata del Linaro o se risalire la valle fino ad incrociare qualche sentiero che ci porterebbe alla Rapina. Senza pensarci troppo, alle 12:30, cominciamo a risalire il canale. Fra roccioni, acqua, fango, terra, camosci, pini mughi ed arbusti

incrociamo il sentiero 3A che collega la Rapina alle Gobbe di Selvaromana. Bene, basta seguirlo ed in due orette siamo alla macchina. Invece no, il Barone dice che vorrebbe continuare a salire per vedere dove sbuca la valle, in previsione di percorrerla con la tavola quando farà la neve (se la fa!). Per accontentare il polemico del gruppo e non sentirlo più, lasciamo il comodo sentiero e riprendiamo la salita fra roccioni, fango, terra, camosci, pini mughi ed arbusti ma stavolta senz’acqua.

Alle 14:40 arriviamo alle antenne poco sopra il rifugio Pomilio e facciamo una breve sosta. Alle 15:00 imbocchiamo il sentiero 3 che in due ore, alle 17:00, ci conduce senza problemi al Balzolo dove ci aspetta una bella birra fresca fresca.

Stupenda escursione in un ambiente poco, ma veramente poco frequentato, percorsa in circa 9 ore e mezza, soste comprese, con 26016 passi, calcolati grazie al mio nuovo e bellissimo contapassi .

Ciao

4 Commenti
Articolo del 13 Dec 2006 by Marco
by ronin @ 13 Dec 2006 04:28 pm
'do l'avete prese il contapassi?
by alfredo @ 13 Dec 2006 08:38 pm
Addaver'!!!!!!!!!!!!! Allora siete fregni!
Ci aveto riuscito lostesso a trovaro vall'Upran senza 'Ndonje!
Comunque, iniziate a tremare, mancano pochi giorni e farò il mio ritorno.
Ci scoppieranno le gambe!
Ahahahahahahahah wink
by Marco @ 14 Dec 2006 11:33 am
Il contapassi me l'hanno regalato, non dico la marca per non fare pubblicità. Comunque è facile da usare è anche radio ed orologio ed è bellissimo!
by camosciojustin @ 19 Dec 2006 04:38 pm
mi ricodavo che i passi erano 29000 ma fa lo stesso una bella carrozzata l'abbiamo fatto - il ritorno del noto camoscio è vicino e un caro saluto a tutti i camosci e simpatizzanti wink tongue
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