Da poco anche su facebook...cercateci!



Visite:


04-06-2006 Alla ricerca di Valle Uprano 2
Venerdì la pioggia ci ha quasi affogato, sabato ci ha provato più volte, domenica…sembra che non piove, proviamo a cercare di sperare di poter effettuare una piccola camminata.


Balzolo (località di Pennapiedimonte) ore 06:35.
I nostri eroi scendono dal barattolo a quattro ruote di Antonio con un timido sole che fa sperare belle cose.


Ore 06:40, si parte.
Appena passiamo dall’asfalto al sentiero inizia una flebile ma fastidiosa pioggia che tende ad aumentare.
Ci troviamo circa 10m di dislivello sopra la machina, potremmo tornare sui nostri passi tranquillamente ma, l’idea non ci sfiora minimamente.


Appena oltrepassati la “Penna”, un ridente arcobaleno si burla di noi.
Il nostro obbiettivo è di nuovo Valle Uprano. Chissà se il tempo ci consentirà di arrivarci almeno vicino!?!


Si procede brandendo gli ombrelli come se fossero spadoni usati per difenderci dagli attacchi dei dragoni della pioggia che violentemente si scagliano sui nostri gracili ed indifesi corpicini.


Ore 07:40, rifugio Pischioli.
Quattro sconsiderati decidono se tornare sotto le soffici coperte e quindi ripararsi, nella maniera più comoda, dalle gelide temperature del più autunnale mese di giugno o proseguire verso l’ignoto sfidando impavidamente (o deficientemente)  le forze della natura per cercare di conquistare un’immaginaria dimensione ove forze benefiche s’intrecciano fra loro in una danza celestiale che al sorgere del sole disegna un astratto dipinto di pace illuminando inesorabilmente il tumultuoso ed incomprensibile universo formato dal nulla.
Abbiamo deciso di proseguire.
Saliamo per circa 200m ed imbocchiamo un sentiero poco evidente sulla sinistra.
Non posso chiamarlo più capo-farchia in quanto mi ha rivelato di non esserlo mai stato (il crollo di un mito).
Il collaboratore alla costruzione delle farchie, ci ha assicurato che, al 100%, quel sentiero ci avrebbe condotti a Valle Uprano.
L’evento che ha fatto in modo da dare una svolta significativa alla nostra assurda escursione è stato lo sfrattamento mbuss’.
Ovvero, camminando fra la, “leggermente” umida, vegetazione si ha un effetto asciugatorio per le piante. Di conseguenza, le fratte cedono il loro accumulo idrico ai nostri vestiti che, come spugne disidratate, non esitano ad assorbire il più possibile.


Quando questo processo è giunto a saturazione, non si ha più la necessità di proseguire (ormai lo scopo è raggiunto) perciò, giriamo i tacchi.
Ormai non ci si diverte più in quanto, sulla via del ritorno, le piante le avevamo già asciugate.


Il tempo si è leggermente incavolato, meglio smammare.


Si scende a passo sociale.
Torniamo al rifugio Pischioli dove Giustino…


…può effettuare delle faticosissime manovre per cambiarsi gli indumenti.


Marco ed Antonio…anzi, Antonio e Marco (la precedenza ai più anziani) guardano afflitti il catastrofico evolversi della condizione metereologica.


A tratti si scopre il versante nord delle Murelle, ormai ricoperto di neve.


Anche cima Macirenelle e colle Strozzi (sullo sfondo) sembrano anziani signori che attendono tranquilli il compimento del loro destino.
Nonostante la pioggia, quel testa di legno del signore, nativo di uno sperduto paesino nell’entroterra teatino la cui tradizione consiste nell’incendiare fasci di canne in onore del Santo Patrono,…


…non esita a costruire o risistemare ometti di pietra.


Il mio ombrello è proprio di ottima fattura, non si piega neanche se passa un tornado. Il fatto è che soffia solo un leggero  venticello!


Scendiamo con la coda tra le gambe come se fosse arrivato il gigante della montagna e ci avesse dato tante di quelle mazzate per aver invaso il suo territorio mentre era impegnato ad espletare i suoi bisogni corporali in una misteriosa grotta dove l’essere umano non aveva messo ancora il suo zampino.


Un altro arcobaleno accompagna il nostro funebre ritorno verso il pianeta Terra.


Raggiungiamo la macchina e ci precipitiamo a cambiare gli indumenti “umidi” dentro la prima galleria del Balzalo.


Sotto una simpatica e divertente pioggia torniamo allegramente al barattolo del collaboratore alla costruzione delle farchie, dopo tre ore circa dal momento della partenza.
E’ stata proprio un’escursione di …, forse abbiamo sfiorato i 500m di dislivello, però, insieme a delle persone così, anche se fossimo andati su di un’isola dei tropici, in mezzo a tante donne assetate di sangue, sotto le palme a bere latte di cocco, mi sarei divertito!
Un saluto a tutti i “Camosci d’Abruzzo” in particolar modo a quello che sta più lontano perché è uno di quelli che ci sta più vicino.
Un altro saluto, augurandogli buona guarigione, al nostro caro amico fausto.
Ed infine, il saluto più grande va al più grande (come dimensioni fisiche) di tutti noi.


Questa foto non l’ho scattata durante l’escursione ma il pomeriggio, quando è uscito il sole.
Lo so, non c’entra niente col racconto ma mi, piace.

9 Commenti
Articolo del 06 Jun 2006 by Alfredo
by Vincenzo @ 06 Jun 2006 09:29 pm
Come vi invidio, voi liberi sulle nostre montagne ed io, costretto in un paio di waders, immerso nell'acqua gelida della TailWater a Sansepolcro a catturar Temoli, scaldato solo da un pallido sole toscano. Vi ho pensato e, la sera in un triste ristorante pieno di gnocca, ho bevuto una bottiglia, forse qualcosa in più, di vinello aretino brindando alla vostra salute. ma tenetevi forte il grande, di stazza, stà per tornare a calpestare vette insieme a Voi.
W noi w i Camosci.
The president.
by Marco @ 07 Jun 2006 05:53 pm
Il vinello aretino mi intriga....
Vincè se per caso (ma ci credo molto poco) ne hai riportato una bottiglia (piena), ricordati degli amici! tongue
by alfredo @ 07 Jun 2006 07:11 pm
Dopo aver pobblicato questo articolo, mi sono accorto che mancava la piccola fotografia accanto all'introduzione.
Non sono riuscito più ad inserirla (anche se di solito lo faccio).
Se qualcuno può aiutarmi in qualche modo gli sarei grato a vita (ngì pensà).
Il codice della foto è: zoaa-000
Vi prego aiutatemi, non mi fate fare brutta figura (anche se già l'ho fatta).
CIAO.
by alfredo @ 07 Jun 2006 07:15 pm
Falzo allarme, ci ho riuscito!
Grazzzzie lo stesso.
by Vincenzo @ 07 Jun 2006 07:42 pm
Scommessa vinta, ho parlato di vinello e chi ci mette la pezza?
il mio fratellino di bevute.
Purtroppo non ne ho potuto prendere nemmeno un litro, era un ristorante dove potevi consumare tutto quello che riuscivi a mandar giù ma di portarsi via il gradito souvenir manco a parlarne.
Bye.
by fausto @ 08 Jun 2006 11:11 am
Ciao gente, beati voi... io sono al letto da 4 gg e sto praticamente facendo la muffa!!! sad sad
Domani mi mettono il gesso/tutore e mi dicono x quanti gg dovrò portarlo!!!
Forza e coraggio! wink
by vincenzo @ 08 Jun 2006 01:03 pm
Marco non pensi sia il caso di organizzare una cena propiziatoria per una pronta guarigione di Fausto?
The president
by vincenzo @ 08 Jun 2006 01:05 pm
Possibilmente il locale cerchiamolo in territorio italico. wink
by Marco @ 08 Jun 2006 03:01 pm
L'idea del presidente trova il mio pieno sostegno, una bella cena per Fausto mi sembra necessaria.
Sono d'accordo di rimanere in zona, così è più facile tornare a casa.......(tanto guida Alfredo!) tongue
Nome:
E-mail: (opzionale)
Smile: smile wink wassat tongue laughing sad angry crying 

| Cancella coockie


2005/2011 Camosci d'Abruzzo - Content management powered by CuteNews