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30-10-2005 Canale Sivitilli al Corno Piccolo (Gran Sasso)

A mio parere è stata la giornata più limpida dell’anno.

Alle ore 06:00, Vincenzo, Antonio, Marco, il sottoscritto e gli amici Rossano e Valentino, decidiamo di recarci a Prati di Tivo per provare a risalire il Canale Sivitilli posto sulla nord del Corno Piccolo.
Iniziamo a camminare da Piana del Laghetto alle 08:00 ed in poco meno di un’ora raggiungiamo la Madonnina. Dopo una breve preghiera (fotografia), ripartiamo per il sentiero che conduce alla ferrata Ventricini.
Il canale interessato si trova immediatamente a sinistra della Prima Spalla. Quando ci troviamo circa sotto di esso, raggiungiamo il suo imbocco salendo per prati senza sentiero.

Ci imbrachiamo, ci mettiamo i caschi e formiamo due cordate. La prima è formata dal “vecchio saggio”, da Rossano e da me. La seconda ha Vincenzo come capo cordata, per secondo c’è Valentino ed in fondo, anche per motivi di olfattivi, ecco Marco.
Iniziamo ad arrampicare su semplici passaggi di I e II fino ad incontrare uno stretto camino inclinato a destra ostruito da un sasso.

Che si fa? Il Signor Di Fulvio inizia a risalire il camino con molta attenzione, supera il sasso, prosegue ma non lo vediamo più.

Dopo parecchio tempo si sente la sua voce che dice a Rossano di salire. Nel frattempo io e Vincenzo ci ripariamo sotto il sasso a causa delle pietre che venivano giù. Intanto si sentivano branchi di camosci intorno a noi.
E’ il mio turno. Risalgo il primo tratto e solo quando oltrepasso il masso capisco il motivo percui i miei predecessori avevano impiegato tutto quel tempo: ho dovuto superare un passaggio molto stretto e leggermente strapiombante; molto faticoso.
Dopo aver raggiunto i miei compagni ho visto che il Farese  aveva costruito una solida sosta con cui poteva recuperare noi.

Dopo è salito Vincenzo che, per maggior sicurezza, ha deciso di dividere in due tiri di corda il tratto da scalare. Dopo averci raggiunto, il simpatico pacioccone, prende il posto dell’anziano pignolo, al comando della sosta. Con qualche difficoltà ma, senza mollare mai, arriva Valentino.

In fine ecco il tonante arrivo di Mr. Trombetta.

Proseguiamo arrampicando in conserva fino ad uscire in cresta fra la Seconda Spalla ed il Corno Piccolo.

Ci sleghiamo e proseguiamo camminando fino alla vetta che raggiungiamo alle ore 13:30.

Dopo la meritata pausa, il meritato panino (la ricottina per il presidente) e le foto di rito, alle 14:00 iniziamo a scendere per la via normale.
Alla fine di questa, non contenti della faticaccia, non raggiungiamo la Sella dei Due Corni per poi riscendere per il Vallone delle Cornacchie, troppo facile. Scendiamo per la ferrata Ventricini.
Procediamo lentamente sia per non far rotolare giù i sassi ma, soprattutto perché eravamo un po’ stanchi.

A sole già tramontato torniamo alla Madonnina, la ringraziamo per la bella giornata (non è vero) e proseguiamo nell’oscurità per la valle.

Alle ore 18:00 (ormai buio totale) arriviamo alle macchine dove i fuochi d’artificio , da noi prodotti, ci hanno accolto festosamente.
Semplice scampagnata domenicale (il cavolo) svolta con serenità ed allegria accompagnata da festosi camosci canterini. E’ stata un’altra conquista dei Camosci D’Abruzzo ma, non la vetta, abbiamo conquistato l’amicizia di due simpatiche persone: Rossano e Valentino.

3 Commenti
Articolo del 13 Feb 2006 by Alfredo
by Admin @ 14 Feb 2006 09:13 am
Non l'avessi mai fatto!!! wink
- Rossano -
by vincenzo @ 14 Feb 2006 01:02 pm
Ma dai Rossà, ho saputo che tutte le sere fai la preghierina è ringrazi per averci incontrato.
Vincenzo
by ronin @ 14 Feb 2006 02:19 pm
"Dopo averci raggiunto, il simpatico pacioccone, prende il posto dell’anziano pignolo, al comando della sosta."

questa frase nn mi ha permesso di respirare per circa 15 minuti a causa delle risate laughing laughing
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